Bloccare l’accesso a siti pericolosi o in qualche modo nocivi è fondamentale in molti contesti, sia domestici che aziendali. Visitare un sito dannoso può avere conseguenze gravi: dai rischi psicologici per i minori ai danni informatici per le reti aziendali. Fortunatamente, oggi è possibile proteggersi grazie a strumenti efficaci, accessibili anche a costi contenuti.
Vediamo come:
Quali siti è importante bloccare
Per capire come difendersi, è utile prima classificare i siti da cui è meglio tenersi alla larga, sia in casa che in azienda. Le due tecniche di attacco più diffuse al mondo sono malware e phishing, e in entrambi i casi l’utente diventa vittima semplicemente cliccando su un link.
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Malware: un click su un link apparentemente innocuo può innescare un attacco alla rete. Nei casi peggiori, come nei ransomware, i sistemi vengono bloccati e i dati “presi in ostaggio” fino al pagamento di un riscatto.
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Phishing: l’utente viene ingannato e inserisce informazioni sensibili (come credenziali bancarie) in un sito falso ma credibile. Il danno economico può essere immediato e pesante.
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Social Engineering e virus: anche in queste tecniche di attacco, spesso il primo passo è cliccare su un link.
Altri siti pericolosi sono quelli con contenuti inappropriati o illegali: pornografia, incitamento alla violenza, vendita di armi, o in generale contenuti moralmente discutibili. Questi siti dovrebbero essere inaccessibili ai minori e a persone facilmente influenzabili.
In ambito aziendale, può essere utile bloccare anche siti che distraggono o espongono i dipendenti a rischi inutili, come social network, siti di scommesse, gioco online o streaming non autorizzati. Questo non solo migliora la sicurezza, ma anche la produttività.
Metodi per evitare l’accesso a siti pericolosi
Esistono diversi metodi per bloccare l’accesso ai siti, ma non tutti sono realmente efficaci.
Ad esempio, Google Chrome offre un sistema gratuito di protezione integrata. Nella sezione Privacy e Sicurezza delle impostazioni, si può attivare una protezione Standard o Avanzata.
Tuttavia, questo sistema ha limiti importanti:
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Non consente la creazione di una lista personalizzata di siti da bloccare.
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Le impostazioni possono essere facilmente disattivate da chi utilizza il dispositivo.
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Funziona solo all’interno dell’ambiente Google (Chrome, Gmail, Ricerca, ecc.).
Anche YouTube offre una modalità con restrizioni e l’app YouTube Kids è pensata per i più piccoli. Ma, di nuovo, queste sono soluzioni limitate all’uso di specifici servizi e non offrono una protezione completa, soprattutto in ambienti aziendali dove le minacce possono arrivare da e-mail, chat o link esterni.
Perché scegliere un filtro DNS
Per una protezione più affidabile, soprattutto in contesti aziendali, è consigliabile utilizzare un filtro DNS.
Un filtro DNS (Domain Name System) controlla gli indirizzi dei siti prima che vengano caricati. Se un sito è nella lista nera, l’accesso viene bloccato automaticamente. Questo sistema è:
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Più accurato rispetto ai blocchi basati sul contenuto.
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Preventivo, perché impedisce l’accesso prima ancora che il sito venga aperto.
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Indipendente dal browser, dal sistema operativo o dal dispositivo utilizzato.
In altre parole, il filtro DNS agisce alla radice della navigazione, evitando che gli utenti raggiungano siti pericolosi, anche se mascherati da domini apparentemente innocui.
Perché scegliere un filtro DNS
Non tutti i filtri DNS sono uguali. Ecco cosa dovrebbe offrire una soluzione di qualità:
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Aggiornamenti frequenti delle blacklist.
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Bassa latenza per non rallentare la navigazione.
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Filtri personalizzabili in base alle esigenze specifiche (familiari o aziendali).
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Categorizzazione dettagliata dei siti per contenuto e localizzazione geografica (geoblocking).
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Uso dell’Intelligenza Artificiale per migliorare la precisione e ridurre i falsi positivi.
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Facilità di installazione e gestione, anche tramite partner certificati.
Un buon filtro DNS può supportare fino a 200 categorie di contenuti, garantendo una protezione a livello globale (LAN e roaming su dispositivi mobili), integrandosi facilmente con sistemi aziendali come Microsoft Active Directory.
Perché scegliere un filtro DNS
Oggi, proteggere la rete domestica o aziendale non richiede investimenti elevati. I filtri DNS rappresentano una soluzione efficace, personalizzabile e conveniente. Per le aziende, soprattutto le PMI, può essere l’investimento ideale per garantire la sicurezza informatica senza dover adottare soluzioni costose e complesse.
In conclusione: se proteggi la navigazione, hai già fatto un enorme passo verso la sicurezza complessiva.